mercoledì 13 novembre 2013

L'AUTORITA' PER L'ENERGIA E LE NUOVE REGOLE PER LO SCAMBIO SUL POSTO CHE FANNO PAURA




L'Autorità per l'Energia  nel Dco 488/2013/R/eel, messo in consultazione la settimana scorsa annuncia  modifiche allo scambio sul posto. Per gli impianti fotovoltaici tra i 20 e i 200 kW si stralcia di fatto la cumulabilità con gli incentivi e si aumenta l'incertezza nei business plan delle installazioni non incentivate.

Come si legge nel documento questo per “evitare che, nell’ambito dello scambio sul posto, continuino ad essere restituiti gli oneri generali di sistema nel caso di iniziative per cui i ricavi medi totali (al netto dell’effetto dello scambio sul posto) già superano i costi medi totali di produzione comprensivi di un’adeguata remunerazione del capitale investito 

In sintesi quello che si propone l’Autorità per l’energia è che l’autoconsumo, ossia una delle peculiarità della generazione distribuita, debba essere limato in maniera sostanziale affinché si vada a “un’adeguata remunerazione del capitale investito” che oggi appare quindi secondo l’Autorità eccessivo.

Il target che sarebbe maggiormente colpito da questo provvedimento colpito sono famiglie, Pmi, aziende agricole, terziario ed enti pubblici tutti soggetti che stanno già subendo i morsi della crisi, ma che secondo l’Autorità sono dei “privilegiati”.

Si tratta infine di una modifica che fa andare in salita, con aumento dei tempi di ritorno sull’investimento gli impianti esistenti ammessi a incentivazione  ma crea un quadro d’ulteriore incertezza sul futuro delle rinnovabili e della generazione distribuita. La non restituzione di una parte, o tutti, gli oneri di sistema, infatti, renderà più difficile il raggiungimento della grid parity, poiché le rinnovabili dovrebbero vedersela, a questo punto, con una grid parity sul lato produzione e non su quello utenza, cosa che ne allungherebbe il raggiungimento nel tempo e potrebbe metterne in serio dubbio lo sviluppo della generazione distribuita. 

             GREENSTYLE








 

Nessun commento:

Posta un commento