giovedì 21 marzo 2013

FOTOVOLTAICO: DETRAZIONE FISCALE, NORME EUROPEE E FALLIMENTO SUNTECH


LA NORMA EUROPEA
Le energie rinnovabili in Europa dovrebbero essere promosse con gli stessi criteri in tutta l'Ue. Questo il succo del rapporto adottato oggi dalla Commissione industria del Parlamento europeo, con 49 voti a favore, 7 contrari e un'astensione.

Nell'Ue ''oggi abbiamo 170 diversi schemi di promozione nazionali per le rinnovabili - spiega Herbert Reul, eurodeputato tedesco del Ppe e relatore del documento - che sono diventate una tecnologia su larga scala''. Tante differenze nei diversi Stati membri ''sono inutilmente costose e distorsive del mercato unico'' spiega Reul, considerando anche il fatto che si tratta di tecnologie che sicuramente ''continueranno ad aumentare'' la propria fetta di mercato. 


LA DETRAZIONE FISCALE 
La commissione dell'Europarlamento ha proposto di definire target vincolanti post 2020 sulla quota di energia prodotta da fonti rinnovabili nell'Ue, per questo ha chiesto all'esecutivo europeo di valutare costi e benefici di un obiettivo per il 2030. Allo stesso tempo pero' gli eurodeputati hanno rifiutato l'ipotesi di obiettivi obbligatori del 40% o 45%. ''Sono felice che la Commissione energia abbia assunto un approccio ragionevole - afferma il relatore del Ppe - perche' arrivare fino al 45% avrebbe significato il raddoppio di questa quota nel giro di dieci anni, che non ha assolutamente senso''.

Sì alla richiesta di detrazione fiscale al 50% in caso di istallazione di fotovoltaico domestico nei lavori di retrofit edilizio. Lo torna a ricordare Confindustria Anie in una nota stampa in cui riporta l’espressione dell’Agenzia delle Entrate in merito alla corretta interpretazione dell’articolo 16 bis del DPR 917 del 1986. Nello specifico lo scorso ottobre l’associazione aveva presentato all’Agenzia la propria interpretazione dell’istanza di consulenza giuridica, in cui si chiedeva che la detrazione Irpef applicabile ai lavori di ristrutturazione per gli impianti elettrici di riscaldamento e idraulici, il famoso bonus del 50%, potesse essere estesa anche alle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica fino a 20 kW nominale (le dimensioni più tipicamente presenti presso gli edifici residenziali).

L’assenso espresso in questo senso dall’Agenzia dell’Entrate segue la linea interpretativa adottata già lo scorso dicembre, avendo incluso le “opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia”, anche tra gli interventi agevolabili al 36%. Per poter beneficiare della detrazione del 50%, è necessario che l’impianto fotovoltaico sia installato essenzialmente per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (e quindi per usi domestici, di alimentazione degli apparecchi elettrici, di illuminazione) e, ovviamente, non può essere cumulata con gli incentivi concessi dal V Conto Energia.

“La risposta va incontro alle aspettative del settore – ha dichiarato Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di ANIE. “Peraltro il contribuente che intende beneficiare della detrazione non dovrà produrre particolare documentazione che attesti il risparmio energetico, in quanto, anche in base alle indicazioni del MISE, la realizzazione dell’impianto a fonte rinnovabile comporta in sé un miglioramento della prestazione energetica dell’edificio e quindi non è necessario produrre alcuna certificazione, con notevoli effetti quindi di semplificazione e riduzione di oneri”.


LA CRISI DELLA SUNTECH
La crisi da sovrapproduzione del fotovoltaico ha fatto fa un'altra vittima illustre. Oggi il gigante cinese Suntech ha dato avvio alla procedura fallimentare dopo che lunedì aveva dovuto dovuto annunciare il default di proprie obbligazioni in scadenza venerdì per 541 milioni di dollari.
"Le banche creditrici di Suntech hanno presentato congiuntamente al Tribunale di Intermediazione di Wuxi la richiesta di bancarotta per la riorganizzazione della società", ha reso noto stamattina l'agenzia di Stato "Xinhua".
Il fallimento di quello che fino all'anno scorso era uno dei primi produttori di celle e moduli fotovoltaici del mondo pone adesso più di un interrogativo, considerato oltre tutto che ieri sera, a poche ore dall'annuncio del default obbligazionario, Suntech ha nominato alla presidenza Weiping Zhou, sinora presidente di Guolian Futures, una filiale del gruppo pubblico Wuxi Guolian Development. La nomina di Zhou lascerebbe pensare a una prossima nazionalizzazione di Suntech, nell'ambito di una strategia del Governo cinese per il rilancio dell'industria nazionale del fotovoltaico.
Ufficio Stampa S&Q

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