martedì 17 aprile 2012

QUINTO CONTO ENERGIA: IL DECRETO CHE FA INFURIARE GLI OPERATORI

due decreti, che revisionano gli incentivi al settore del Fotovoltaico e Rinnovabili Elettriche sono passati al vaglio dell’Agenzia per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) e della Conferenza Stato Regioni per l’approvazione finale.

Fotovoltaico

Se il disco verde definitivo dovesse arrivare sull’attuale testo, significherebbe che una volta raggiunta la quota di 6 miliardi di euro il Quinto Conto Energia diventerebbe il nuovo riferimento per il Fotovoltaico (in via teorica già da luglio 2012) con il tetto massimo annuo che scenderà a 500 mila euro.
Dunque per gli impianti in essere, e fino al raggiungimento dei fatidici 6 miliardi di euro di incentivi complessivi, continuerà a trovare applicazione il Quarto Conto Energia (d.m. 5 maggio 2011).
Se alla data del 1° luglio 2012 ancora non sarà stato raggiunto il limite dei 6 miliardi, il decreto entrerà in vigore dopo trenta giorni dalla pubblicazione della deliberazione del GSE, che calcolerà i tempi per il superamento della soglia.
Confermati i tagli agli incentivi per il fotovoltaico (riduzione tra il 32% ed il 36% per le tariffe incentivanti) e l’introduzione di un registro per le installazioni di potenza superiore ai 12 megaWatt.

Altre Fonti
Per le altre fonti rinnovabili nel Decreto ad hoc del Ministero trova conferma anche la preannunciata introduzione del meccanismo di aste al ribasso riservate agli impianti di potenza superiore ai 5 megaWatt e il registro per le installazioni di potenza media, simile a quello per il fotovoltaico.

La Protesta
Tali Misure proprio non vanno giù alle associazioni e alle imprese del settore, che sono già sul piede di guerra pronte a scendere in piazza per protestare il 18 aprile.

ANIE/GIFI e le altre associazioni di settore non accettano il drastico calo degli incentivi al Fotovoltaico, che in questi anni ha creato oltre 100mila nuovi posti di lavoro e che in Italia avrebbe davanti un futuro roseo se il Governo non propendesse per un bilanciamento degli incentivi verso le altre fonti Rinnovabili.
Il problema per le aziende non è tanto lo spostamento dei fonti da una fonte rinnovabile verso le altre quando il vedere compromessi tutti gli investimenti avviati sulla base di uno scenario di mercato che è bruscamente mutato: prima con il Quarto Conto Energia ed ora con il Quinti Conto Energia.
Inoltre, la denuncia delle aziende è che i tagli non riguardino solo il Solare Fotovoltaico ma anche tutte le altre fonti rinnovabili.  In particolare, la criticità è legata ai tetti semestrali  di spesa e al registro per ogni tipologia di impianto al di sopra di 12 kW.

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