martedì 5 luglio 2011

PRESTIGIACOMO E ROMANI NEGANO I TAGLI DEL 30% SULLE RINNOVABILI

Due commi dell'articolo 35 del testo che compone la manovra economica.
Sulla presenza o meno di questi due commi  per tutta la giornata di ieri si sono scatenate le polemiche, con due ministri, quello dello Sviluppo Economico Romani e dell'Ambiente Prestigiacomo, che negavano la reintroduzione dei tagli, mentre altre fonti confermavano che l'intervento c'e' stato.I due commi introdurrebbero il taglio del 30% agli incentivi per le energie rinnovabili.
Il giallo e' cominciato quando alcune fonti hanno reso noto che nel testo inviato al Capo dello Stato si leggeva, appunto all'art 35, che "allo scopo di ridurre il costo finale dell'energia per i consumatori e le imprese a decorrere dal primo gennaio 2012 tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni, comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e gas naturale, previste da norme di legge o da regolamenti sono ridotti del 30 per cento rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010''.
Subito però Stefania Prestigiacomo affermava : ''Non mi risulta che nel testo della manovra inviata al Quirinale sia stata reintrodotta la norma che prevede il taglio del 30% di incentivi e agevolazioni relative alle forniture di energia elettrica". E poco dopo era lo stesso ministro per lo sviluppo economico Romani a ribadire che "nel testo definitivo della manovra finanziaria inviato al Quirinale non c'é nessun taglio degli incentivi per le energie rinnovabili".
Il mistero pero' continua e si infittisce perchè secondo alcuni nel decreto vi sarebbero anche i famosi commi 10 e 11 con il taglio agli incentivi, mentre secondo fonti della presidenza del consiglio la norma in questione, l'articolo 35 appunto, avrebbe solo 9 commi.

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